VIAREGGIO. Non saranno il Barcellona o il Real Madrid, ma d’altro canto serviranno tempo e pazienza per riuscire a portarle a Viareggio. Ad ogni modo, fanno parte dell’èlite del calcio europeo e conservano intatti fascino e blasone. Sono i portoghesi del Benfica e gli olandesi del Psv Eindhoven, oltre ai campioni in carica dell’Anderlecht, i grandi nomi della 66a edizione della Viareggio Cup, o Coppa Carnevale se preferite. Nomi più che spendibili da un Cgc che sta alzando l’asticella del livello tecnico della manifestazione.

Vecchie conoscenze… Il Benfica è certamente il colpo grosso messo a segno dal sodalizio di Via Veneto, e non solo per il prestigio che i lusitani si portano dietro: la formazione di Lisbona ha infatti vinto a mani bassi il proprio girone nella Champions League giovanile, distanziando di ben sette punti la seconda classificata e qualificandosi per la fase ad eliminazione diretta. Sembrebbero esserci tutte le premesse per ammirare a Viareggio alcuni giovani interessanti, come è sempre stato quando il Benfica è stato alla Coppa Carnevale.

La prima volta dei portoghesi risale al 1968 e non fu un debutto memorabile: un gol siglato dall’attaccante Raul Águas non basta ad evitare l’eliminazione al primo turno per mano del Napoli. Il Benfica partecipa ininterrottamente al torneo fino al 1973: proprio in quell’anno raggiunge i quarti di finale, miglior risultato di sempre. Sono gli anni di Shéu, centrocampista nato in Mozambico da padre cinese, e dell’attaccante Tamagnini Manuel Gomes Baptista soprannominato Nené – chiuderà la carriera con quasi 600 presenze con il Benfica. I portoghesi tornano nel 1978, fermandosi nuovamente ai quarti, per poi assentarsi fino al 1999: qua l’avventura si conclude agli ottavi, ma è da consegnare agli archivi lo storico successo per 2-0 sulla Juventus.

…e volti nuovi. Il Psv Eindhoven, la squadra della Philips, è invece all’esordio assoluto alla Coppa Carnevale: sarà la sesta società a rappresentare l’Olanda dopo Ajax, Amsterdam, Groningen, Inter Heemskerk e Feyenoord. Quest’ultima, nel 2002, dovette rinunciare a pochi giorni dall’inizio del torneo a un giovanotto di nome Robin van Persie: il futuro attaccante di Arsenal e Manchester United era stato aggregato definitivamente alla prima squadra, con cui avrebbe vinto pochi mesi dopo la Coppa Uefa.

Tra le debuttanti al torneo c’è anche la formazione colombiana dell’Envigado, nella quale sono cresciuti calcisticamente l’interista Fredy Guarín e il fantasista del Monaco James Rodríguez.

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